Bella e maltrattata Italia. A Wiki con Philippe Daverio, FAI, Italia Nostra, WWF e tanti interventi in Skype e Twitter

Corriere

“Abbiamo cementificato i fiumi, trapanato campi e colline. E quando arriva un terremoto, la catastrofe ci ricorda la forza imprevedibile e ci trascina nello sgomento”, ha scritto Roberto Roversi su Repubblica.

Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera ha ricordato un rapporto della Protezione Civile: “I terremoti che hanno colpito la penisola hanno causato danni economici consistenti, valutati per gli ultimi quaranta anni in circa 135 miliardi di euro, che sono stati impiegati per il ripristino e la ricostruzione post-evento. Un valore che attualizzato raggiunge circa i 147 miliardi di euro, mentre ne sarebbero bastati 25 per la messa in sicurezza”.

Di questo e molto altro parliamo a Wiki: la Rete ci salverà, in diretta oggi alle ore 15 su Smtvsanmarino.sm e alle ore 22 sul Digitale Terrestre (dtt ch 73) e sul satellite (Sky ch. 520, Tivùsat ch.73).

La puntata, intitolata "Bella e maltrattata Italia", ospita Philippe Daverio (autore de “L’arte di guardare l’arte”, Giunti), il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, Marco Magnifico (FAI). In collegamento webcam via Skype intervengono Fabrizia Arduino (WWF), Pier Luigi Cervellati (Italia Nostra), Enzo Siviero (Università IUAV Venezia), Andrea Babbi (APT Servizi Emilia Romagna). In studio l’arch. Massimo Bottini (Italia Nostra). In puntata si parlerà anche di Pinterest, il social network del momento, insieme a Azzurra Tacente (Pinterestitaly.com). Nello spazio Wiki World da Parigi interverrà la food-blogger emiliana Mia Mangolini.

La puntata sarà scandita dai tweet del gruppo d’ascolto composto da videomaker e videoblogger che ogni giorno documentano ciò che accade nel loro territorio: da La Spezia Spezia tv, da Bologna Turismo ER, da Potenza Ola Channel, da Rieti Sfumature di viaggio, da Ravenna Turismo Live, da La Maddalena La Maddalena tv, da Milano e20webtv, da Salerno Salerno Travel, da Firenze In Toscana, da Roma Monti tv.

#Wikitv l’hashtag twitter per interagire in diretta. La foto sul post è tratta da un pezzo apparso sul Corriere del Mezzogiorno.

  • Laura Benigni |

    Mi sembra un evento mediatico molto importante che mette in rete per il cambiamento varie realtà italiane.Sono molto importanti le posizioni degli esperti dei beni culturali e di quanti hanno una conoscenza dettagliata dei territori devastati come l’Aquila , e molte altre zone rappresentate in questo dibattito. Ma ancora, tutto questo avviene “dopo”. Un esempio della sindrome del “dopo” sono i ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e i geologi distribuiti in varie istituzioni o che hanno responsabilità per la categoria sono chiamati a “dire la loro” solo quando si contano i morti o pompieri e protezione civile sono in mezzo a disastri inenarrabili.
    Ma la competenza di ricercatori e scienziati, esperti, non sarebbe utile in fase di progettazione, prevenzione, formazione permanente? E ricercatori ed esperti non dovrebbero far parte di reti di monitoraggio continuo in un paese sismicamente e idrogeologicamente inquieto e trascurato come l’Italia?
    Io credo che il ruolo di Cassandre e di prefiche e piagnoni sia poco adatto e gradito alla comunità scientifica italiana.Per lo meno è molto sgradito a me.Un grande spreco. Come e quanto la comunità scientifica dovrebbe non farsi “usare” dopo?

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