TV mummificata contro TV condivisa. Il pubblico immobile di Raiuno e lo studio sulla social tv.


Freccero

Carlo Freccero lo scorso sabato alla "Festa del Fatto" a Marina di Pietrasanta ha raccontato che per errore alcuni giorni fa Raiuno ha rimandato la stessa puntata dell'Eredita' trasmesa pochi giorni prima. Il dato più eclatante è che la replica ha registrato lo stesso ascolto.

Per Freccero questa è la prova di come in reltà l'audience di quella che in gergo tecnico viene chiamata la "rete ammiraglia" del servizio pubblico sia immobile, e che questa tv possa comunque fare ascolti anche con la trasmissione di una replica (qualcuno azzarda perfino col monoscopio). Sembra che questo immobilismo del pubblico generalista possa far registrare un predominio a prescindere della tv generalista, che fa numeri anche con le repliche.

Ma forse non è così, e qualcosa sta cambiando. Lo studio dell’Ericsson ConsumerLab – presentato nel TV & Video Consumer Trend Report 2012 – ha analizzato il consumo di tv e di nuova tv in Brasile, Cile, Cina, Germania, Italia, Messico, Corea del Sud, Spagna, Svezia, Taiwan, Regno Unito e Stati Uniti. Dallo studio emerge come il 62% dei consumatori adotti i social media mentre guarda la televisione, con un +18% rispetto allo scorso anno. In Italia la percentuale sale al 69% (per le donne si attesta al 66%, per gli uomini al 58%). Dallo studio emerge come i dispositivi mobili abbiano un ruolo fondamentale per fruire di tv (il 67% dei consumatori utilizza smartphone o tablet).

  • Giampaolo Colletti |

    Hai ragione Rosalba, quello che stiamo vivendo è una fase complessa. La riassegnazione delle frequenze ha comportato molti disagi anche ad un pubblico maturo, poco incline all’uso di nuove forme di fruizione del mezzo tv. Ma anche su quel fronte il futuro ci riserverà sorprese: i “silver user”, ovvero i navigatori dai capelli d’argento, stanno ingrossando le fila.

  • rosalba |

    Questo che stiamo vivendo è un momento singolare. Si è creata una pronfonda cesura nell’audiance italiana attraverso la digitalizzazione. Da una parte c’è chi mentre gurda la tv – tradizionale e non – smanetta qua e là con i vari device mobili, dall’altra c’e chi, come mia nonna, è rimasto profondamente traumatizzato dall’avvento del dtt. Mia nonna in particolare teme di perdere, da un momento all’altro, i suoi canali preferiti ma soprattutto i suoi conduttori preferiti. Sono sicura, pertanto, che lei faccia parte di quel pubblico chiamiamolo “poco avveduto” nel riconoscere la reeplica di un programma. O forse no. Lei piuttosto preferisce la replica, per lo meno la fa stare più serena!

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