E’ online la mappa delle web tv della Pubblica Amministrazione. Sono 78 le web tv italiane, ma la comunicazione digitale ha ancora limiti.

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Si moltiplicano le web tv anche tra le realtà della Pubblica Amministrazione.
E se nell'ultimo monitoraggio Netizen il nostro osservatorio e network Altratv.tv ha registrato una flessione degli investimenti della PA a favore degli operatori del settore audiovideo (si è passato dal 19% del 2010 al 12% del 2011), comunque si registra un aumento di "antenne". Si tratta spesso di web tv fatte all'interno della stessa PA, con budget contenuti e con aggiornamenti seriali limitati. 

Nella mappa geolocalizzata pubblicata da alcuni giorni su Altratv.tv si contano 78 web tv della Pubblica Amministrazione, distribuite geograficamente in modo uniforme in Italia. La mappa indica soltanto la presenza di un canale, non interviene nella programmazione proposta e nell'efficacia dello strumento. La sensazione è che però la P.A. stia ancora facendo timidi tentativi di upgrade sul fronte nuove tecnologie, e molta strada va ancora fatta.

In questi giorni uno studio di Giovanni Arata sull'uso delle nuove tecnologie da parte della P.A. evidenzia i limiti di una comunicazione digitale, che soprattutto sui social network non trova soluzioni efficaci. Segnalo la prima ricerca di Arata a proposito della P.A. su Facebook e la seconda ricerca sulla P.A. su Twitter. Una interessante recensione sulle ricerche di Arata è stata proposta proprio da Wired alcuni giorni fa.

Insomma, il percorso è appena intrapreso e l'efficacia di questa comunicazione pubblica digitale passerà attraverso la messa in discussione delle certezze (di un tempo?) da parte dei comunicatori pubblici addetti ai lavori.