في ذكرى محمد. Venerdì 25 marzo dalle ore 15 ricorderemo Mohammad Nabous detto Mo. Sul web “a rete unificata” la rivoluzione araba digitale.

Mohamed-Nabous-video 
Tutta la rete piange in queste ore il blogger libico Mohammad Nabous detto “Mo”, freddato da un cecchino perché ha denunciato il regime di Gheddafi. Mo, 30 anni con moglie incinta, è stato ucciso in diretta streaming a Bengasi da un colpo d’arma da fuoco sparato alla testa da un difensore del raìs. Fondatore di Lybia Al Hurra, la prima web tv di Bengasi, stava raccogliendo prove contro le false dichiarazioni del cessate il fuoco da parte del regime del rais. Ora la sua battaglia resta nei video, nei post, nei tweet.

Sarà dedicata a “Mo” la diretta che realizzeremo sul web “a rete unificata” venerdì 25 marzo dalle ore 15 alle ore 18. Una diretta per capire cosa sta accadendo nel nord-Africa e per comprendere meglio se e come i social network abbiano influito nella rivoluzione araba digitale. Ci sposteremo anche in Italia per mostrare come la rete dal basso sia per gli stranieri un punto di riferimento assoluto.

Rifletteremo insieme a tanti amici della rete, giornalisti, professori, blogger e videomaker. Ci collegheremo con le “antenne” del web che ora dopo ora dal Maghreb mantengono accesa l'informazione in rete. In studio a Bologna ci saranno molti ospiti, tra cui Carmen Lasorella, giornalista corrispondente di cronaca estera nelle aree più in guerra del mondo e oggi a capo di San Marino RTV. Anche con Lasorella commenteremo alcuni numeri: secondo Al Jazeera ad oggi i post twittati in Libia sono stati quasi 95mila, in Egitto 43.300.

Se hai una micro web tv, una web radio, un micromedia iperlocale o un sito personale puoi rilanciare la diretta embeddando il player sulla tua home page. Per richiedere il codice puoi scrivere a info@altratv.tv

  • nuccio barletta |

    Bello…bellissimo, ma dovreste anche spiegare perchè i ‘ social rivoluzionari del Magrheb, una volta abbattuto il tiranno a colpi di click ( Tunisia, Egitto) invece di rimanere nel loro paese, per contribuire alla sua crescita e al suo sviluppo, si affollano a Lampedusa e senza i portatili sulle spalle….ma scusate di che cosa stiamo parlando?
    Siete sicuri che quanto sta accadendo nel Nord Africa sia un evento sviluppatosi tra Facebook e Twitter? Meditate gente…meditate …le analisi parlano d’altra roba.Possiamo mettere da parte, una volta tanto, il buonismo all’italiana, che dopo l’overdose di finta e fuffosa retorica sull’unità italiota, oggi si ritrova a gestire una situazione drammatica a cento chilometri dalle sue coste. I ‘guru’ che affolleranno la vostra ‘pensosa assise’ sanno che questo è un paese con un PIL che fa ridere?
    auguri comunque…e naturalmente Viva l’Italia Unita su Facebook

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