A rischio l’esistenza delle web tv e delle web radio? Qualche chiarimento sulle ultime delibere Agcom. L’avvocato Guido Scorza chiarisce in un videomessaggio alcune indiscrezioni. E invita tutti al meeting nazionale di dicembre.

Scorza 
In queste ore la stampa specializzata sta rilanciando la notizia di alcuni regolamenti attuativi del Decreto Romani approvati dall'Agcom nella sera di giovedì 11 novembre. A quanto anticipa Alessandro Longo anche su Wired.it il regolamento avrebbe ridimensionato – ma mantenendolo comunque elevato – il rimborso spese per l'istruttoria che ogni aspirante editore di contenuti audiovisivi dovrebbe sostenere.

Gli importi di cui si parla oggi sono tra i 1.000 e i 2.000 euro, a fronte dei precedenti 3.000 euro. Il condizionale però è d'obbligo e non è ancora chiaro quali siano i destinatari reali di questa autorizzazione. Chi e in che termini ricadrebbe in questo regolamento Agcom? Potrebbe esserci una selezione sulla base di palinsesti "leggeri" o "pesanti" analizzati in base alle ore di programmazione, ma sono soltanto rumors.

Nell'ambito delle attività della nostra FEMI (Federazione micro web tv) l'avv. Guido Scorza ha realizzato in queste ore un videomessaggio per chiarire alcuni aspetti. Di questo e di altro parleremo direttamente con l'avv. Scorza nel meeting nazionale delle micro web tv giovedì 2 e venerdì 3 dicembre all'Università IULM di Milano. Rifletteremo sulla situazione e sulle azioni da intraprendere, senza escludere mobilitazioni in rete.

  • Davide Fonda |

    Da capire anche se l’iscrizione al ROC è indispensabile per le webtv .
    Leggendo la delibera n. 666/08/CONS sembra obbligatorio essere iscritti.

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