A me piace immaginarla così, la Storia. Fatta di tante piccole storie con la s minuscola, frutto dell'impegno di ciascun individuo, vincente se condivisa e vissuta da protagonisti. Il pezzetto di storia che abbiamo contribuito a creare ieri è un po' questo. Ed ha avuto mille risvolti: emozionante, deliziosamente imperfetto e nello stesso tempo voluto, cercato, preparato minuziosamente, rivoluzionario, forse anche un po' trasgressivo. Il pezzetto di storia scritto ieri – indipendentemente dai colori politici di ciascuno e dalle casacche di appartenenza (ieri si è scesi "in rete" e in piazza per la libertà di informazione contro i black-out informativi) – è un po' questo e molto di più. Per la prima volta – un solo primo timido tentativo era partito a febbraio, ieri è stato più strutturato – oltre cinquanta micro web tv hanno irradiato in streaming una lunga diretta, una maratona per la libertà di informazione. “Rai per una notte” - la trasmissione realizzata dal Paladozza di Bologna da Michele Santoro con il supporto dell'USIGRAI e della Federazione Nazionale della Stampa e trasmessa poi sul satellite su Current, su Altratv.tv e su una miriade di altri canali – è ad oggi l'evento in rete con più contatti streaming in simultanea nella storia del digitale in Italia. Certo, alcune piccole difficoltà ci sono state nonostante la professionalità, la cura del dettaglio e l'impegno fino allo sfinimento della squadra di Fuori.tv e Sevenow.it di Modena. Ma d'altronde essere visionari significa anche questo: crederci, buttare il cuore oltre l'ostacolo, metterci la faccia e se stessi. Una prova generale, quella di ieri, per qualcosa che potremo costruire insieme, un format tv condiviso, un palinsesto comune, un progetto che valorizzi le diversità di ciascun canale e che al tempo stesso proponga il comune credo delle nostre esperienze, questo sì unico per tutti: il valore della condivisione della rete e di una cittadinanza attiva.
Non ho vissuto le pioneristiche esperienze di trenta e passa anni fa, quando gruppi pseudo-organizzati di cittadini di ogni ordine e grado misero insieme pochi spiccioli e tanta passione per irradiare radio libere, però ieri mi sono immaginato che stesse succedendo lo stesso. Corsi e ricorsi della storia, con il valore aggiunto della rete digitale, orizzontale, piatta, pervasiva.
Grazie ancora perciò a tutti voi e a tutti noi: Pierodasaronno.eu, Centro Italia TV, Legnano Web TV, Adria TV, Meddle TV, CTV Brescia, Lawebtv.com, Abruzzo.tv, Ricicla TV, Ilfatto.net Molfetta, Telepatti.it, Mywebtv Live, Uànm TV, Lampadarios TV, Cinque Frondi Channel, Emigrant Web TV, Antenna Sud, Orvieto.tv, Napoli Underground, DGTVonline, Abruzzo Live TV, Procida TV, Periodicoitaliano.info, Sesto TV, Messina Web TV, Sanmarcoinlamis.eu, Inondazioni TV, Bustoweb.it, NBTV Italia, Videocittà, Pellegrino TV, Mantova.tv, Evan TV, Eticmedia, Costa Amalfitana TV, Puntualizziamo Web TV, Sassuolo Web TV, Redazioneitalia.it, Anothertv.net, Maria TV, Crossing TV, LB Television, Sardinia Farm, Alba-tv.it, FVG24, Televideofondi web tv, I Care TV, Salento Web TV, Teleosservanza.it, Lamaddalenatv.it, Studio28, Uno TV, Linkredulo. La foto che vedete in alto al post è la straordinaria regia mobile predisposta da Fuori.tv e Sevenow.it. Ieri s'è fatto un pezzetto di storia, grazie a tante piccole grandi storie quotidiane.