La (strabollita) cultura generalista dell’audience e la micro (cultura) digitale della video-partecipazione in rete.

Roma 16.03
Altra presentazione del mio libro TV fai-da-web, stavolta a Roma nella Feltrinelli di P.zza Esedra. Stimolanti interventi di Irene Pivetti (Learn to be free), Tommaso Tessarolo (Current), Pietro Gaffuri (Rainet), Antonello Busetto (Confindustria). In sala le micro web tv romane e del Lazio.

Ecco il link all'intera presentazione girata e montata dagli amici di Monti TV (Roma) e Sfumature di viaggio (Rieti): http://www.montitv.it/popup_dettaglio_video.asp?id2=1407

Queste presentazioni mi stanno appassionando, mi sto rendendo conto dell'interesse che c'è intorno alla (micro)cultura digitale. E poi mi stanno facendo comprendere anche un paio di cose. La prima è che ci sono tanti straordinari sognatori videomaker che decidono di accendere antenne digitali con poche centinaia di euro e che hanno voglia di incontrarsi, di confrontarsi, di capirne di più. La seconda è che ci sono (e ci saranno sempre) quelli che paragonano la micro web tv alla tv generalista, i pochi utenti del canale digitale alla (ancora per poco) vasta audience della tv analogica. Confronto a mio avviso molto errato. Perchè la forza di una micro web tv è appunto nel micro, nel "meno siamo e meglio stiamo", nel target verticolassimo anche legato al proprio territorio di appartenenza, ma che da questo esce allo scoperto connettendo – in rete – mondi lontanissimi. Ecco, la micro web tv è orgogliosamente micro. Con buona pace dei cultori del macro, dell'audience, degli share e di tutte le varie amenità della strabollita cultura di generalista memoria.