Slow brand, made in Italy, rete. Tre strenne di Natale tutte da leggere

Slow Brand

Qualche consiglio di lettura per le prossime giornate di festa ai "netizen" che leggono questo blog. Il primo riguarda il mondo del branding e ciò che sta avvendendo online ma anche offline. E' una tendenza, ma che sta registrando uno sviluppo esponenziale nel mondo. Si tratta di "slow brand". Così l’ha definita Patrizia Musso, docente dell’Università Cattolica e autrice per Franco Angeli dell'omonimo libro “Slow brand”. Il testo non solo indaga questo tema, ma rilegge in chiave slow tutti gli strumenti della comunicazione di impresa. Certo, si tratta di una nicchia socio-culturale, ma destinata a scardinare la tendenza al caotico e dispersivo “fast life” contemporaneo. Musso propone una serie di “case” nazionali e internazionali e di settori merceologici molto diversi tra loro. 

Blog Notes

Il secondo libro è una pennellata di spunti, una raccolta di riflessioni e pensieri dedicati al recente passato e alla contemporaneità con un filo conduttore: la rete e le sue potenzialità. D’altronde lo stesso titolo del libro, “Blog Notes” edito da Lupetti, interpreta questa varietà di stimoli. Così lo racconta nel suo blog l’autore Piero Gaffuri, che è Amministratore Delegato di Rainet e conoscitore dei linguaggi digitali (già autore di vari testi tra i quali “Web Land", sempre per Lupetti): “Internet è un universo che inaugura una nuova dimensione spazio temporale, infatti in rete non vi sono limiti di tempo e spazio, di conseguenza anche la scrittura e le immagini trovano accoglienza in un innovativo spazio letterario multimediale. Storie di rilevanza creativa nei campi delle arti: colori, musica, poesia, racconto, immagini, categorie che includono le esperienze di alcuni grandi protagonisti della cultura attuale e del Novecento capaci di leggere in anticipo i caratteri del futuro proponendo, nel contempo, un’offerta creativa lungimirante e attuale”. A testimonianza del carattere sperimentale, di ricerca, di attenzione al nuovo passando per la nostra storia c’è anche la firma della prefazione, affidata al grande sociologo Marc Augè

Paolo gila crisi

Terzo suggerimento è il nuovissimo e-book scritto da Paolo Gila e Nicola Antonucci dal titolo "New Made in Italy – come usciremo dalla crisi". Nel testo, edito da Casaleggio Associati, si affrontano le ombre e le luci del nostro tempo e si indicano alcune possibili vie d'uscita, grazie anche alla creatività e all'innovazione, per dare vita – si spera – a un nuovo ciclo economico di rilancio. Una via d’uscita, che non è fuga ma è qualcos’altro. Così scrivono gli autori: “C’è un nuovo made in Italy che avanza, armato di conoscenze, competenze e tecnologia: è il New Made in Italy su cui politica, imprenditori e investitori devono o dovrebbero puntare facendo leva sulla capacità culturale e scientifica di tante competenze medio-alte presenti in Italia, soprattutto tra i giovani. Se non si compie una rivoluzione nelle coscienze, il declino si potrebbe tradurre in caduta e crollo rovinoso”. Un’analisi lucida del nostro tempo ma anche una iniezione di fiducia rispetto ai drammatici dati sulla disoccupazione, in particolar modo quella giovanile.