Con la rete la filiera diventa corta e sostenibile. Così Jenuino lega produttori e consumatori


La storia di copertina che ho scritto ieri per Nova racconta un nuovo modello di fare produzione. O meglio ancora un nuovo modello di impresa. Trattasi delle esperienze più innovative di peer production, strutture reticolari con distretti ora orizzontali, dove non ci sono subfornitori ma pezzi di azienda distribuita e in rete (qui trovate l'anticipazione pubblicata online, e qui invece il pezzo uscito ieri domenica 11 novembre).

In realtà si ridefinisce un nuovo rapporto tra produttore e consumatore, una filiera che si accorcia, che diventa più sostenibile, che abbatte barriere un tempo invalicabili e che presuppone un dialogo (oltre che una vendita, anche online) con un consumatore più attento, più consapevole. Nel pezzo ho raccontato la storia di Jenuino, una bella eccellenza toscana nata per opera di due giovani trentenni.

Nasce sul modello delle farmer market inglesi, ma lo reinventa adattandolo alla specificità del mercato italiano. Attualmente consorzia centoventi aziende agricole dell'area maremmana. L'obiettivo è semplificare la filiera. «Abbiamo costruito un social commerce che permette di scambiare pareri e saperi, gli utenti possono interagire con l'azienda agricola e ogni impresa ha una pagina profilo», mi ha raccontato Giacomo Bracci, uno dei due fondatori. Questo cambio di paradigma lo leggete anche nel video postato sopra (delizioso), che racconta l'aazienda e un nuovo modo di produrre, consumare, vendere, dialogare in rete.