AgCom e diritto d’autore, così non va.

Come ormai sapete qualche giorno fa l’Agcom ha approvato uno schema di regolamento sul diritto d’autore per i contenuti audiovisivi e multimediali. Ci sono stati sette voti a favore, un astenuto e un voto contrario (Nicola D'Angelo). 

Il provvedimento sarà oggetto di una consultazione pubblica, della durata di 60 giorni dalla pubblicazione del testo in Gazzetta ufficiale. Lo schema di regolamento pubblicato dall’Autorità sembra non aver tenuto conto delle perplessità pervenute da numerosi soggetti.

Noi come FEMI – Federazione dei media digitali indipendenti avevamo richiesto di limitare l’ambito di applicazione del provvedimento ai soli servizi media audiovisivi e soprattutto di garantire che l’adozione di ogni provvedimento di enforcement fosse preceduta da un procedimento idoneo – per tempi e modalità di svolgimento – teso a garantire il diritto alla difesa degli autori e uploader dei contenuti audiovisivi.

Non è stato così.  Penso che l’Autorità – a torto – non abbia tenuto in considerazione le critiche pervenute da più soggetti durante la consultazione pubblica. 

Come nostra prassi faremo presente queste perplessità in consultazione (rappresentati dall'avv. Guido Scorza). Perchè gli effetti che il provvedimento rischia di produrre sul pluralismo e sulla libertà di informazione sarebbero gravissimi.