AgCom e diritto d’autore, rischio censura. Vigilare e denunciare in difesa della rete libera e plurale

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Esattamente un anno fa ci trovammo sul web "a rete unificata" per la maratona per la libertà di infiormazione. Con Liberarete per sette ore denunciammo il tentativo (peraltro ancora molto attuale) di imbavagliare l'informazione e ci schierammo senza se e senza ma contro la legge che avrebbe dovuto disciplinare le intercettazioni (definita "legge bavaglio").

A distanza di un anno gli allarmi per una paventata arbitraria regolamentazione della rete restano molto alti. Qui potete leggere il post di Alessandro Gilioli, l'analisi di federico Mello del Fatto, di Juan Carlos De Martin su La Stampa e di Alessandro Longo su L'Espresso. E' probabile che mercoledì 6 luglioo l'AgCom arrivi all'approvazione della nuova delibera in materia di diritto d’autore. Una delibera che si annuncia definitiva e che, se approvata senza modifiche al testo posto in consultazione metterebbe a rischio la libertà di informazione in rete.

Cerchiamo di chiarire gli aspetti in questione e perchè tanta società civile si sta mobilitando e sta rilanciando questo allarme. In base alla delibera l’Autorità – su segnalazione dei detentori di diritti d’autore – potrebbe  imporre a siti web accusati di violazione delle norme sul copyright “la rimozione dei contenuti” o – in caso di server straniero – l’inibizione del sito tramite il blocco dell’indirizzo Ip, senza dover attendere la decisione di un giudice, passaggio attualmente obbligato. In pericolo anche contenuti di pubblico interesse e che documentano fatti di cronaca. Il timore, vista la mole di richieste che l’Autorità si troverebbe ad affrontare, è che l’AgCom non sia in grado di smaltire adeguatamente le richieste di rimozione dando avvio a procedimenti sommari.

Sulla delibera tante volte è intervenuto il nostro avvocato Guido Scorza, Presidente dell'Istituto per le Politiche dell'Innovazione e legale rappresentante della FEMI: «Se così dovesse essere approvata, risulterebbe illegittima in più punti. I contenuti sui quali AgCom sembra intenzionata a riservarsi il diritto di stringere la cesoia appartengono agli utenti che li pubblicano in Rete attraverso i servizi erogati dagli intermediari della comunicazione e costituiscono esercizio di libertà e diritti a questi ultimi riconducibili: libertà di impresa, libertà di manifestazione del pensiero, diritto di cronaca o, piuttosto, diritto all'identità personale. Tali contenuti, pertanto, non possono legittimamente essere rimossi dallo spazio pubblico telematico in mancanza di un processo nell'ambito del quale sia offerta all'autore del contenuto e/o all'uploader la possibilità di difendersi e sia garantito un risarcimento per l'ipotesi – assai probabile in procedimenti che AgCom vorrebbe celebrare in cinque giorni ed in contraddittorio con un soggetto diverso dall'uploader – di errore “giudiziario”».

Noi intendiamo presidiare in maniera proattiva ciò che sta accadendo, monitorando l'evolversi della vicenda. Occorre fare i conti con un ecosistema complesso e con una filiera che vede ridefinire i ruoli di etichette e distributori. Denunciamo il pericoloso tentativo di imbavagliare la rete libera e plurale ma non ci sottrarremo a tavoli di lavoro e di confronto per cercare di dipanare questa intricata matassa. Per martedì 5 luglio dalle ore 17.30 le micro web tv e i media digitali del nostro network aderiranno alla Notte della Rete, iniziativa promossa da Agorà Digitale. Per poter irradiare la diretta sulla propia piattaforma occorre inviare una mail a info@altratv.tv