I soliti parrucconi della prima repubblica dei social media e i manager vecchio stampo continuano a riempirsi la bocca con una parola ormai inflazionata. Tutti alla ricerca del video viral, del messaggio viral, della campagna viral, dell'effetto viral. Ma come si misuri poi questo viral è difficile ancora da comprendere. Le valutazioni quantitative offuscano spesso una percezione che dovrebbe calibrare anche altri valori.
Prendiamo un esempio concreto: il video "Smettila di far finta di niente" con il bambino paladino della legalità. A realizzarlo la giovane squadra milanese di Dude per lanciare la nostra maratona antimafia in memoria di Angelo Vassallo "Cose nostre", realizzata dal network Altratv.tv, dalla Federazione delle micro web tv, da Ipazia Preveggenza Tecnologica, col supporto di 252 piattaforme e ben 36 network editoriali e associazioni. Solo su Facebook quasi 10mila persone hanno caricato il video sulla propria bacheca, mentre su YouTube nel canale ufficiale di Cose nostre si contano ad oggi quasi 35mila views. Questi i numeri. Interessanti, certamente, ma solo numeri.
Poi però c'è tutto il resto. Ovvero un minuto e altri pochi secondi di dialogo crudo, senza effetti speciali, un pugno in pancia alla mediocrità e alla pochezza di questi tempi. Un invito all'azione, o meglio alla mobilitazione. Ecco, è questo – oltre ai numeri – che definisce la forza straordinaria di un virale. Andare oltre la rete, oltre i dati. Per interrogare le nostre coscienze spesso troppo pigre.