Tardo pomeriggio di un giovedì lavorativo nel cuore di Milano, all'ombra della Madonnina e alle ombre della City. Girovago per la città alla ricerca di una connessione, con cellulare scarico e internet key fuori uso. Rabbia e stupore. Impossibile connettersi. L'internet point del Duomo chiude alle sette. Alla Mondadori – utlima spiaggia – il login è accessibile solo ai gia' iscritti. Mi resta l'hotel, dove connettersi mi costerà 0.35 centesimi al minuto. Avete letto bene, 0.35 centesimi al minuto! E' un (dis)servizio offerto da Swisscom. Ma mi chiedo: dove sono i punti gratuiti nella città più middle-europea d'Italia?
Poi arriva oggi la beffa. Arrivo a Pieve di Bono, nel cuore delle Valli Giudicarie, in un posto incastonato nel verde a 900 metri sul mare. Ho una docenza sulle web tv. Trovo nella società che mi ha convocato connessione a banda larga e in hotel una rete wireless a 10 euro per tre ore di navigazione.
Il digital divide è anche quello delle opportunità inesistenti, c'entra poco metropoli e provincia. E' molto più digitale la provincia dell'impero di una Milano solo da bere, capitale ormai ne' morale ne' culturale.