Da diversi anni ogni giorno centinaia di piccole televisioni sul web nate in ogni angolo d'Italia irradiano inchieste e denunce. Ogni giorno altrettante webradio, dai rispettivi microfoni universitari associativi o casalinghi, portano all'attenzione ciò che non va. Quotidianamente un battagliero esercito di micro media iperlocali, blog e videoblog di diversa natura definiscono un'agenda che talvolta si integra, altre volte addirittura sostituisce quella della tv o dei giornali. Tutte queste sentinelle digitali hanno deciso di unirsi. E di raccontarsi “a rete unificata”. Per la libertà di informazione, contro la legge-bavaglio. Così è nata Libera rete, maratona trasmessa giovedì scorso 1^ luglio su www.liberarete.tv e su oltre 250 piattaforme digitali. L'evento online – realizzato in concomitanza con la manifestazione nazionale della FNSI – ha visto collegati circa 200mila utenti unici. La maratona è stata proposta sul web sia sulle piattaforme locali sia sui grandi network editoriali.
Obiettivo della giornata è stato quello di mostrare il ruolo di “watchdog”, ovvero di presidio informativo territoriale e di pubblica utilità svolto dalle micro web tv italiane assieme all'importanza di preservare un’informazione libera, anche in rete. La trasmissione ha visto susseguirsi gli interventi di decine di canali web radio e web tv raggiunti in webcam via Skype e l'alternarsi di web-inchieste legate alle denunce della rete su aspetti di illegalità diffusa provenienti da ogni angolo del Paese. Assieme ad Andrea D'Ambra, fondatore di Generazione Attiva e anni addietro promotore della raccolta firme per l'abolizione dei costi di ricarica delle schede prepagate di telefonia mobile, la rete ha anche proposto il pagamento di una parte dei costi delle intercettazioni da parte delle imprese tlc, come avviene in altri Paesi europei.
Libera rete è stata un'iniziativa ideata e supportata da Federazione delle micro web tv FEMI, Altratv.tv, FNSI, Valigiablu.it, Ipazia Promos e Current. Ma al progetto hanno aderito Repubblica.it, Corriere.it, Rainews24, La Stampa, L’Unità, Sole24Ore, Rainews24, Il Fatto Quotidiano, Youdem, U-Station, Raduni, Articolo 21, Agorà Vox, Reset Radio, Premio Ilaria Alpi, Anso, Micromega, Festival internazionale del Giornalismo, Generazione Attiva, Istituto per le politiche dell'Innovazione.
E' stata una giornata particolarmente intensa e importante. Collegamenti serali anche con la piazza di Conselice con Ravenna Web TV. E poi durante la diretta sono intervenuti tanti ospiti, che hanno manifestato amore per la rete e preoccupazione per ciò che sta accadendo per la libera informazione nel Paese: Giuseppe Bianco (Procura di Firenze), Alberto Cisterna (Direzione Nazionale Antimafia), Daniela Brancati (Rai), Tobias Piller (Frankfurter Allgemeine), Eric Jozseph (Liberation), Davide Scalenghe (Current), Francesca Fornario (L’Unità), Flavia Barca (Università La Sapienza), Aldo Pecora (Ammazzateci tutti). Durante la diretta sono intervenuti anche Nicola Trifuoggi (Procura di Pescara), Carlo Bonini e Giuseppe Caporale (La Repubblica), Loris Mazzetti (Rai) e Stefano Andreoli (Spinoza.it), Filippo Facci (Il Giornale). In collegamento telefonico Walter Nicolotti, Presidente dell’ILIIA, associazione italiana per le intercettazioni legali e l’intelligence.
La forza della rete di documentare con coraggio ciò che avviene nel Paese non si è esaurita giovedì scorso. Anzi. Libera rete manterrà l'appuntamento annuale del 1^ luglio come occasione per videoraccontare “a rete unificata” le web-inchieste realizzate su Internet. Così il 1^ luglio di ogni anno diventerà il giorno per la libertà di informazione anche in rete. Un modo per mantere l'attenzione su ciò che quotidianamente la rete denuncia in modo coraggioso, anticonvenzionale, manifestando il desiderio di svolgere al meglio un presidio territoriale essenziale per una cittadinanza attiva.