Il lavoro non è più quello di una volta, parafrasando Mark Strand. O forse sì. Nel senso che il lavoro è quello di sempre quando scommette sull’eccellenza della ricerca e su quei saperi che affondano le radici in secoli di storia. Ma oggi il lavoro è anche qualcos’altro, quando si contamina con le tecnologie digitali. Per dirla alla Seth Godin un lavoro “wow” che vive oggi di genialità umana e di innovazione tecnologica e che di fatto arriva ad ibridare i mestieri di un tempo reinventandoli, rendendoli più competitivi, contemporanei, internazionali.
Così il lavoro cambia paradigmi, accelera trasformazioni, offre nuovi scenari, consente ai “global microbrand” di combattere nello stesso agone digitale delle grandi multinazionali e di scalare in modo esponenziale e in un tempo limitato interesse e fatturato. E se da un lato il Guardian lo scorso anno nel corto The Last Job descrive l’ultima lavoratrice sulla terra in un mondo dominato dai robot, c’è chi profetizza scenari meno apocalittici, pur sempre nel segno della trasformazione: per il report Tomorrow Jobs il 65% degli studenti di oggi farà un domani lavori che ancora non esistono, accelerati di tecnologie 3D, visori immersivi, strumentazioni legate all’industria 4.0, piattaforme in crowd, big data, oggetti connessi e molto altro ancora.
D’altronde viviamo anni liquidi che macinano intuizioni geniali integrandole con le nuove tecnologie, anni segnati dalla Data Economy, come ha riportato l’Economist in copertina in questi giorni, argomentando come il vero petrolio dei nostri giorni sia rappresentato dai dati e soprattutto dal loro possesso.
Al centro di questa rivoluzione c’è il tessuto produttivo rappresentato alle micro-imprese, dalle piccole e medie realtà imprenditoriali, dagli artigiani e professionisti sempre più tecnologicamente avanzati. Saranno loro i protagonisti alla Camera dei Deputati giovedì 8 giugno del nuovo Wwworkers Camp tutto incentrato sui worktrends, ovvero sulle tendenze del lavoro del domani raccontate da chi già oggi ne fa impresa. Digital manifacturing, visori immersivi, strumentazioni legate all’industria 4.0, piattaforme in crowd, sharing economy, e-commerce, tecnologie 3D, big data, oggetti connessi e molto altro ancora: i principali trend del lavoro spiegati con trenta storie di successo delle piccole e medie imprese italiane e degli artigiani digitalizzati.
Programma imperdibile: Stefano Micelli sul futuro artigiano, Emmanuele Massagli sul lavoro agile, Giorgio Metta sugli umanoidi. E poi talk con i rappresentanti politici, con le organizzazioni giovanili di categoria, con i principali player dell’hi-tech. In chiusura l’intervento dell’on. Luigi Bobba, sottosegretario al Ministero del Lavoro.
Wwworkers Camp è promosso dalla job-community wwworkers insieme a Intergruppo Parlamentate Innovazione, con la sponsorship di eBay e Facebook e la media partnership di Rainews. Qui per la registrazione gratuita e valida fino ad esaurimento posti.