La nuova tv postata, twittata, sharata. E forse in fondo più libera. La nuova tv condivisa e partecipata, che rimbalza sui social network e su una pluralità di schermi. Di tutto questo parleremo durante la presentazione bolognese di Social TV: guida alla nuova tv nell'era di Facebook e Twitter edito da Gruppo24Ore e scritto con Andrea Materia.
L'appuntamento per questa sera mercoledì 19 settembre alle ore 18 alla Feltrinelli di piazza Ravegnana a Bologna. All'ombra delle Due Torri ci confronteremo sulla social tv insieme a Giovanna Cosenza (Università di Bologna) e Loris Mazzetti (Rai).
"La rivoluzione è la possibilità per gli utenti di trasportare i video preferiti, anche intere puntate, negli spazi di social networking, sul proprio blog, inviarli agli amici e discuterli". Così ha dichiarato Joe Kilar, CEO di Hulu la piattaforma americana di social tv. Sin dal nome è tutto un programma: Hulu deriva da un vecchio proverbio cinese che significa “dententore di cose preziose”.
Quello che afferma Kilar è alla base della prima regola della social tv: non considerare i social media come un accessorio eventuale, integrarli nei cicli produttivi e assegnargli un budget adeguato. Così i social non sono un qualcosa di esterno al format, al flusso video, all'esperienza di fruizione della tv, ma un architrave, un elemento portante. Questo implica un'alfabetizzazione degli operatori di settore, ma anche una ridefinizione del ruolo di users, oggi sempre più immerso in una fruizione personale e al tempo stesso condivisa.