Accessibilità, gratuità, neutralità. Berners-Lee racconta il web nel giorno del suo compleanno.

 

Oggi il mio post non può che essere dedicato al compleanno del web, che si è celebrato a Roma. In un Tempio di Adriano stracolmo di pubblico è salito sul palco il papà del web, Tim Berners-Lee, fondatore vent'anni fa di quel www che ha rivoluzionato la nostra vita. Insieme a Riccardo Luna – curatore di questa giornata – e a tantissimi altri esperti, economisti, filosofi, Berners-Lee ha spento le venti candeline.

Festa in diretta “a rete unificata”: grazie al nostro network Altratv.tv – media partner dell'iniziativa con Rai5 – il live streaming è stato rilanciato su centinaia di piattaforme, dalle micro web tv italiane ai grandi editori. Tutti uniti in un grande abbraccio collettivo e virtuale.

Tante parole spese sul ruolo della Rete. Berners-Lee ha ricordato i pilastri di Internet: accessibilità, gratuità e neutralità. Il suo intervento si è focalizzato sull'importanza della riduzione del digital divide, così ancora tremendamente presente nel nostro Paese e ignorato dalla politica. Un digital divide anche generazionale: ecco perchè occorre incentivare i silver users, i “navigatori dai capelli d'argento”. «Se torno indietro e penso all'epoca del Cern mi rendo conto che mi sono trovato in un contesto meraviglioso. Avevo il diritto di innovare e non avevo un controllo. Ora, invece, viviamo in un periodo in cui dobbiamo lottare affinché le forze commerciali non chiudano Internet. Dobbiamo fare in modo che il web rimanga gratis, aperto e neutrale», ha affermato Berners-Lee.

Stefano Rodotà ha ripreso lo stesso tema. «Negli ultimi quindici anni il web ha creato settecento mila posti di lavoro e giocare con gli investimenti sulla banda larga, promettendo 800 milioni di euro che poi scompaiono è un modo pessimo per affrontare queste questioni», ha denunciato Rodotà.

Non posso che condividere in pieno.